Altri prodotti dell’alveare

Altri prodotti dell’alveare

POLLINE

Il polline è costituito da una moltitudine di granuli microscopici contenuti nei sacchi pollinici delle antere dei fiori e ha l’aspetto di una polvere diversamente colorata a seconda del fiore. Questi granuli sono le cellule riproduttrici maschili della pianta.

Oltre al vento, le api ed altri insetti impollinatori costituiscono il mezzo di impollinazione e fecondazione dei fiori. Infatti, in cambio del nettare che le attira verso i fiori, le api trasportano il polline di pianta in pianta. Ma anche il polline stesso è oggetto di interesse alimentare da parte delle api. Se il nettare viene utilizzato come alimento energetico, il polline è l’indispensabile sostanza proteica che permette la riproduzione e la crescita all’interno dell’alveare.

 

PROPOLI

Le gemme di certi alberi sono ricoperte da una patina resinosa: essa le protegge dagli agenti patogeni, che potrebbero infettarle. Nelle giornate calde d’estate, le api prelevano questa sostanza, la raccolgono e la trasportano, attaccata alle zampe posteriori, fino all’alveare. Questa sostanza viene elaborata tramite le loro secrezioni ghiandolari, modificandone in parte la struttura chimica. Della sua vasta gamma di proprietà, le api la utilizzano soprattutto per la sua azione antisettica, per neutralizzare funghi, batteri e virus, “dipingendo” con essa le pareti interne dell’alveare e il fondo delle celle destinate a ospitare covata o miele.

 

PAPPA REALE

La pappa reale si presenta come una sostanza gelatinosa, per questo è anche definita “gelatina reale”.

Essa è il prodotto di una secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api nutrici, quelle cioè che hanno tra i 4 e i 15 giorni di vita. La pappa reale viene utilizzata subito dopo la secrezione, non viene immagazzinata come il polline e il miele. Costituisce il nutrimento esclusivo di tutte le larve di api dalla schiusa al terzo giorno di vita, e dell’ape regina per tutta la durata della sua vita.  E’ questo nutrimento a far sì che la regina, nata da un uovo identico a quello di un’ape operaia, diventi in meno giorni due volte più grossa e pesante.

 

CERA

La cera viene utilizzata dalle api per costruire le strutture interne all’alveare: i favi, formati da celle esagonali che serviranno sia allo sviluppo delle api dall’uovo all’adulto, sia ad immagazzinare il polline e il miele.

Come per molti altri lavori dell’alveare, la produzione della cera e la costruzione di favi è affidata ad api di una specifica fascia d’età, e cioè dal decimo giorno di vita fino a circa il diciottesimo: questa capacità coincide infatti con lo sviluppo di particolari ghiandole dette ceripare, che si trovano nell’addome. Piccole scagliette di cera vengono trasudate da aperture addominali, prelevate con le zampette, portate alle mandibole dove vengono masticate per ammorbidirle e poter essere modellate.